martedì 18 dicembre 2007

Cari soci, cari amici


a seguito delle vicende politiche che si sono succedute nelle ultime settimane nel nostro Paese il Circolo della Libertà di Portomaggiore si trova a dover effettuare delle scelte politico-programmatiche importanti per il nostro futuro e per quello dei nostri concittadini.

La politica nazionale impone decisioni e strategie in tempi strettissimi che, spesso, è difficile conoscere preventivamente e anche solo interpretare, ma che, indubbiamente, hanno risvolti fondamentali.

Il nostro Circolo può vantare frequenti contatti diretti con personalità politiche di livello nazionale e quindi conoscere in anticipo l'evolversi della complessa situazione politica italiana, che, però, non segue un corso prestabilito, ma si trova in balia di eventi oramai quotidiani.

Questa incertezza, inoltre, si riflette, nostro malgrado, anche sul territorio comunale, generando incomprensioni e malumori con le forze politiche locali, che, invece, sarebbe opportuno evitare.

Come saprete il nostro Circolo ha la possibilità di diventare la sede del nuovo Partito, il Popolo delle Libertà, consentendoci così, di ampliare i nostri orizzonti politici e istituzionali e di diventare il motore trainante della politica portuense, tempi e modalità, però, devono ancora essere stabiliti.

Sarà nostra cura tenervi informati di ogni evoluzione e novità politica e trascorse le festività natalizie sarà indetta una riunione allo scopo di chiarire ogni eventuale dubbio o perplessità.


Colgo l'occasione per augurare a voi e alla vostra famiglia i miei più sentiti auguri di Buone Feste.


Il Presidente,

Alberto Vacchi

sabato 8 dicembre 2007

Oligopolio politica...


Oligopolio: forma di mercato con pochi ma importanti venditori (offerenti), ognuno dei quali sa che ogni sua decisione avrà influsso sulle decisioni della concorrenza. (fonte Wikipedia)

Le vicende politiche di queste ultime settimane ne sono una dimostrazione chiara: la nascita di nuovi partiti, il formarsi di nuove improbabili alleanze, la condivisione di obiettivi comuni inventati in fretta e furia...tutto all'insegna non del "bene" dello Stato o dei cittadini, ma per mantenere una posizione di dominio politico e di potere personale.
Il ritornello "è tutta colpa di Berlusconi" non è più intonato solo dalla sinistra e dai suoi simpatizzanti, ma ora, viene mutuato anche dagli alleati (o ex tali) del centro destra come giustificazione della loro politica fallimentare. L'unica "colpa" che oggi mi sento di attribuire a Berlusconi è quella di aver svegliato il gigante che dorme...ma quel gigante doveva essersi svegliato da solo già da tempo.
Credo che in questo parapiglia di dichiarazioni, annunci, minacce più o meno velate sia necessario fissare alcuni punti: la Casa delle Libertà per quanto demolita in conseguenza di un irrimediabile indebolimento strutturale (consentitemi la metafora ingenieristica) mantiene ancora solide le sua fondamenta costituite di valori e ideologie liberali, visioni comuni in materia di sicurezza, economia, pensioni, pressione fiscale, ma soprattutto nella condivisione dell'obiettivo che ora appare primario, far terminare al più presto l'agonia del Governo Prodi. Da qui bisogna ripartire per ricostruire una casa nuova più grande e funzionale che consenta una convivenza migliore e la presenza anche di nuovi inquilini. Ognuno di noi dovrebbe farsi un serio e approfondito esame di coscienza invece di voler propinare a tutti i costi la sua verità più vera gettando discredito addosso agli altri.
Il Circolo della Libertà ci è piaciutio proprio per questo, perchè tra di noi nessuno ha la soluzione in tasca e tutti possiamo contribuire paritariamente alla costruzione di un progetto politico importante e realmente innovatore. E per questo il Circolo della Libertà è temuto e avversato da chi, invece, si arroga il diritto di fare politica godendo di una posizione di supremazia non politica ma storica e mediatica.

Enrico Belletti

lunedì 3 dicembre 2007

Il Circolo della Libertà è sceso in...piazza.


Ottima l'affluenza dei votanti per il nuovo Partito popolare della Libertà sotto il gazebo del Circolo. Abbiamo raccolto anche molte pre adesioni al partito in fase di formazione e iscrizioni al Circolo della Libertà di Portomaggiore. Si respirava l'entusiasmo nella gente per il nuovo progetto politico, stanca di questo Governo di chiacchere e giochi di partito e lontano anni luce dai bisogni dei cittadini. La fiducia e il supporto delle persone sono per noi lo stimolo più grande a continuare, infatti saremo presenti in piazza anche nei prossimi week end per continuare a raccogliere le pre iscrizioni, che con molta probabilità attribuiranno il diritto di votare il proprio rappresentante locale del partito che verrà, inoltre, sono gratuite e non sono vincolanti. La volontà di Berlusconi è quella di consentire ai cittadini, attraverso i Circoli della Libertà, di essere parte attiva di questo processo riformatore della politica italiana, per tutti coloro non si riconoscono più nelle logiche della vecchia politica autoreferenziale e immobile. Vieni a conoscerci, incontrerai un gruppo di persone pronte ad ascoltarti che farà tesoro del tuo contributo di idee e opinioni.

sabato 1 dicembre 2007

Silvio ormai la frittata è fatta...

Oggi e domani siamo presenti in piazza con il Circolo della Libertà per raccogliere i pareri dei cittadini in merito al nome da dare al nuovo partito che nascerà dalle ceneri di Forza Italia. Almeno questa era la volontà iniziale di Silvio Berlusconi espressa subito dopo la "rivoluzione del predellino" di Piazza San Babila. Si è parlato di "rovesciamento della piramide", di necessità di "ripartire dal basso" , di eliminare i "parrucconi" e la costituzione dei Circoli va sicuramente in questa direzione. Costituire un nuovo partito è molto più facile che scioglierne uno vecchio, questo è vero, ma non bisogna farsi frenare dai malumori che possono insorgere in chi fino al giorno prima ricopriva ruoli di rilievo nel partito e vorrebbe mantenerli. Se non si supera questo scoglio difficilmente potrà formarsi qualcosa di veramente innovativo. E' chiaro che ora Berlusconi si trova in una situazione politicamente molto complessa, nella quale c'è il rischio di creare scontentezza nei fedelissimi, ma anche delusione in chi ha creduto nel cambiamento, quello vero, fatto di regole e persone nuove e non solo di un nuovo simbolo. La situazione politica è favorevole, da anni non si viveva un malcontento così diffuso in tutti gli strati della popolazione, questo è sintomo che c'è voglia di cambiare e il sentimento di antipolitica si può contrastare solo rendendo partecipi le persone al cambiamento.