domenica 28 ottobre 2007

Occidente svegliati!


Ieri sera, presso l'Hotel Duca d'Este di Ferrara, Magdi Allam vice direttore del Corriere della Sera, studioso e scrittore di fama internazionale è stato il protagonista di un incontro organizzato dal Club Liberal e dal Lions Club Ferrara. Nella sala gremita di persone il dott. Allam con la linearità logica ed la semplicità espositiva che lo contraddistinguono e grazie alla sua profonda conoscenza del mondo islamico ha sottolineato, ancora una volta, la nostra inadeguatezza di fronte a questo fenomeno che non deve più essere sottovalutato dalla nostra politica e dalle nostre istituzioni. L'immigrazione scriteriata, senza controlli e limitazioni non solo non comporta nessun beneficio per la nostra nazione, ma anzi, può mettere in serio pericolo la sussistenza dei nostri valori e della nostra identità. Il problema sta proprio in questo, dice Allam, non dobbiamo avere paura della ideologia islamica, anche se fondamentalista, ma prima di tutto dobbiamo temere noi stessi, il nostro lassismo e la nostra superficialità nell'affrontare il problema. Non è sufficiente accettare chiunque e in qualsiasi numero senza chiedere in cambio perlomeno il rispetto delle nostre regole, dei nostri valori, della nostra Storia. Il razzismo si esprime non solo attraverso la discriminazione di un popolo negando il godimento dei diritti, ma anche attribuendo tali diritti unilateralisticamente, senza chiedere poi la contropartita in doveri. Personalmente ringrazio Magdi Allam della sua disponibilità, del suo sacrificio e del suo impegno per il bene comune, ma trovo mortificante e umiliante, come italiano, il fatto che sia un uomo di origini non italiane a doverci spiegare come preservare al meglio la nostra Patria. Questo significa che chi ci governa e chi ci ha governato non ha e non ha avuto assolutamente la cognizione del problema, la volontà e i mezzi intellettivi per risolverlo. Certamente auspico presto altri mille Magdi Allam, ma ancora più urgentemente servirebbe una classe politica altrettanto preparata e pragmatica su questa realtà...nella speranza che non resti solo un'utopia.

Enrico Belletti